Il Jiu Jitsu ,che, tradotto letteralmente dal giapponese, significa “arte flessibile”, affonda le proprie radici nella storia. Si ritiene infatti che furono i monaci buddisti , circa 4500 anni fa, i veri creatori del jiu jitsu, la scienza del combattimento, che traeva principale essenza dalla difesa.
Il jiu jitsu si diffuse presto in tutta l’Asia, ma fu in Giappone, verso il 2000 a.c., che si sviluppò notevolmente, con numerosi stili diversi, dando origine ai Samurai ed alle Arti Marziali. Lo stesso Judo , ben noto ai giorni nostri, fu creato dal Maestro Jigoro Kano, a partire dal jiu jitsu , del quale sviluppò le tecniche di squilibrio e proiezione, fondando la Kodokan.
L’arrivo del jiu jitsu in Brasile avvenne nei primi anni del secolo 1900, attraverso il console giapponese Mitsuyo Maeda, meglio noto come Conte di Koma, titolo ricevuto in Spagna per le sue memorabili battaglie nel mondo, il quale, dopo aver dimostrato nel corso dei suoi viaggi le tecniche del judo stile kodokan (ossia il judo praticato dalla prima scuola del fondatore Jigoro Kano), di cui era un particolare esperto nella lotta al suolo, fondò un dojo dove il giovanissimo Carlos Gracie, figlio di Gastao, facoltoso uomo d'affari, divenne uno dei suoi migliori studenti.
Il jiu jitsu si diffuse presto in tutta l’Asia, ma fu in Giappone, verso il 2000 a.c., che si sviluppò notevolmente, con numerosi stili diversi, dando origine ai Samurai ed alle Arti Marziali. Lo stesso Judo , ben noto ai giorni nostri, fu creato dal Maestro Jigoro Kano, a partire dal jiu jitsu , del quale sviluppò le tecniche di squilibrio e proiezione, fondando la Kodokan.
L’arrivo del jiu jitsu in Brasile avvenne nei primi anni del secolo 1900, attraverso il console giapponese Mitsuyo Maeda, meglio noto come Conte di Koma, titolo ricevuto in Spagna per le sue memorabili battaglie nel mondo, il quale, dopo aver dimostrato nel corso dei suoi viaggi le tecniche del judo stile kodokan (ossia il judo praticato dalla prima scuola del fondatore Jigoro Kano), di cui era un particolare esperto nella lotta al suolo, fondò un dojo dove il giovanissimo Carlos Gracie, figlio di Gastao, facoltoso uomo d'affari, divenne uno dei suoi migliori studenti.
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